Ultimo aggiornamento: 10/12/2005

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis

Ringrazio Ivana Niccolai per la segnalazione di questo testo:

A cura di Fiorella Foschini, “L’OPERATORE TECNOLOGICO, LA MULTIMEDIALITÀ, L’INNOVAZIONE – Una ricerca dell’IRRSAE Emilia-Romagna”, La Nuova Italia, 1994 (Pagine 252)

Con la Legge n. 426 del 6 ottobre 1988, Art. 5, sono state introdotte nella scuola italiana nuove figure professionali nell’ambito della funzione docente;

nell’O.M. n 282 del 10 agosto 1989 sono stati formulati, tra l’altro, i criteri per l’individuazione delle competenze e degli ambiti operativi dell’Operatore Tecnologico e dell’Operatore Psicopedagogico nella scuola dell’obbligo.
I contenuti professionali della figura dell’Operatore Tecnologico venivano identificati in:
-competenze di carattere semiologico e linguistiche (quindi all’OT  era attribuito il ruolo di esperto dei linguaggi multimediali e logico-simbolici)
-competenze progettuali
-capacità di programmazione didattica
-capacità di avviare una consapevole socializzazione multimediale e informatica
Al di là del carattere forse troppo ambizioso delle competenze attribuite all’OT dalla normativa, “è innegabile la volontà del legislatore di considerare questa figura un elemento cardine di una riprogettazione complessiva del sistema «scuola».”
Dalla quarta di copertina: “Questo volume presenta una puntuale documentazione sulla innovazione tecnologica e didattica che le attività, i progetti, l’impatto operativo e professionale degli operatori tecnologici (OT) hanno prodotto nella regione Emilia-Romagna. L’indagine conoscitiva presentata dal volume da un lato mette in luce la gamma delle attività cui partecipano gli OT nella scuola e nell’extrascuola, dall’altro delinea le caratteristiche culturali e metodologiche del lavoro che gli OT hanno intrapreso, sempre volontariamente, per concretizzare la dimensione professionale di questa nuova figura, introdotta nella scuola italiana a partire dal 1988.”

I progetti presentati dagli OT in questi anni nelle scuole dell’Emilia-Romagna sono stati realizzati mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici avanzati e di linguaggi multimediali integrati e hanno inciso positivamente sul piano e della metodologia dell’insegnamento e dell’innovazione didattica. La nostra scuola, oggi, non può ragionevolmente fare a meno della figura dell’OT per adeguarsi alle esigenze di una società immersa nella cultura del cambiamento, provocato dalle nuove tecnologie e dai nuovi «alfabeti» elettronici e multimediali.
Fiorella Foschini è ricercatrice presso l’IRRSAE Emilia Romagna nella sezione Scuola media: ha collaborato all’antologia Frontiere della storia (Firenze, 1982)"

 

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