Ultimo aggiornamento: 03/11/2004

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis
Ringrazio Ivana Niccolai, che segnala:
Alessandra Calzi, “L’INTERCULTURALITA’ NELLA SCUOLA ELEMENTARE”, Quaderni dell’interculturalità n.14, EDITRICE MISSIONARIA ITALIANA, 1999
Questo volumetto rappresenta una stimolante raccolta di risorse pedagogiche e didattiche e fa parte della COLLANA CEM – “Quaderni dell’interculturalità”, che persegue l’obiettivo di offrire semplici strumenti operativi, per attuare l’educazione interculturale.
Dall’Introduzione di Alessio Surian: “Dopo un periodo di sensibilizzazione e ricerca rispetto alle tematiche dell’interculturalità e in seguito a una fase recente di legittimazione delle tematiche interculturali anche da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, l’educazione interculturale viene sempre più frequentemente messa a tema, progettata nelle scuole italiane. Fra i rischi presenti in questa nuova fase di più diffusa applicazione c’è senz’altro quello di ridurre la complessità e la capacità di rinnovamento pedagogico dell’educazione interculturale al solo ambito specifico (e tuttavia sintomatico dello stato di salute generale della scuola) dell’accoglienza, sostegno, integrazione degli alunni di origine straniera.
Non solo l’educazione interculturale va ben al di là del pur importante rapporto con gli alunni stranieri, ma quando viene adeguatamente impostata è in grado di inserire le specifiche difficoltà linguistiche e culturali nell’ambito del più vasto quadro di strumenti per pensare e valorizzare diversità e affinità in ambito educativo. […]
Accanto a stimolanti esempi metodologici e didattici, uno dei punti di forza di questo scritto è quello di cercare costantemente di mettere in relazione (e a volte in tensione) le proposte in merito all’educazione interculturale con l’attuale struttura e impostazione della scuola italiana.”
Reputo interessante il secondo capitolo, in cui il lettore viene portato a riflettere sulla pratica del decentramento e vengono offerti spunti di lavoro sul tema delle fiabe nell’interculturalità.
I due capitoli finali sono dedicati alle metodologie del “cooperative learning” e dello sfondo integratore. Il “cooperative learning” si basa sul concetto di interdipendenza positiva e propone modalità strutturali di lavoro di gruppo in ambito educativo. L’ultimo capitolo (il settimo) affronta l’utilizzo dello sfondo integratore, immaginando il contesto scolastico come lo “sfondo” flessibile, nel quale tutte le diverse identità possano interagire fra loro e integrarsi in una composizione articolata.
 

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