Ultimo aggiornamento: 13/03/2005 |
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Keith Devlin, “IL LINGUAGGIO DELLA MATEMATICA – Rendere visibile l’invisibile”, Traduzione di Laura Servidei, Bollati Boringhieri, 2002 Come viene sottolineato nella Prefazione, questo libro di divulgazione scientifica è nato da un precedente volume, di successo, della serie Scientific American Library di W. H. Freeman, intitolato Mathematics: The Science of Patterns, un testo scritto per un pubblico «scientificamente alfabetizzato». Keith Devlin decise di scrivere un libro derivato proprio da quello, raccontando la stessa storia, ma in modo accessibile a un pubblico molto più ampio: la storia che “la matematica è la scienza degli schemi e delle strutture, strutture che si possono trovare ovunque si guardi, nell’universo fisico, nel mondo vivente, perfino nella nostra mente. E la matematica rende visibile l’invisibile.” Questo volume cerca di trasmettere l’essenza della matematica, non è dedicato al come «fare» matematica, ma a che cos’è la matematica, proponendosi di descriverla come parte ricca e fervente della cultura umana. Non vengono trascurati lo sviluppo storico di tale scienza e “il respiro” che essa ha attualmente.
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