Ultimo aggiornamento: 27/06/2004

 
     
Margaret Wertheim, "I PANTALONI DI PITAGORA (Dio, le donne e la matematica)" , Instar Libri, Torino, 1996
Con uno stile lineare e spinta da una carica emotiva coinvolgente, l'autrice ci mostra come la donna abbia continuamente incontrato enormi difficoltà, fin dai tempi di Pitagora, ad avere accesso nel mondo accademico, soprattutto scientifico e perfino a farsi riconoscere i risultati delle sue ricerche. L'Uomo Matematico ha sempre cercato di ostacolare la strada alle donne, che osavano avvicinarsi alla Cattedrale del Sapere scientifico. Nel libro vengono spiegati i due fattori, che, nel corso della storia, hanno condizionato tale comportamento del maschio: l'uno è identificato con il lato mistico che la scienza ha sempre cercato di assumere e tale "religiosità" ha subito escluso la donna; l'altro fattore, che ha contribuito a tenerla lontana dal campo scientifico, è l'interpretazione biologica in base alla quale il cervello femminile sarebbe poco portato per il Pensiero astratto, essendo più adatto per le questioni materiali. Entrambi i fattori hanno innalzato un muro quasi insormontabile per l'emancipazione scientifica della donna, ma nel secolo XX è decisamente aumentato il numero delle donne matematiche; verso la fine del secolo, nelle università americane, e precisamente nelle facoltà di matematica, esse superarono dal punto di vista numerico gli uomini, anche se è ancora difficile per loro accedere facilmente alle cattedre, strenuamente difese dai maschi.