Ultimo aggiornamento: 19/11/2005

 
     

Simon Singh, “L’ULTIMO TEOREMA DI FERMAT – L’avventura di un genio, di un problema matematico e dell’uomo che lo ha risolto dopo tre secoli”, Traduzione di Carlo Capararo e Brunello Lotti, Premessa di John Lynch, Direttore della serie Horizon della Bbc,  Undicesima edizione: gennaio 1999

Nella Premessa, John Lynch  precisa di aver incontrato Andrew Wiles (il matematico che ha dimostrato l’Ultimo Teorema di Fermat), presso il Dipartimento di Matematica dell’Università di Princeton, per convincerlo a partecipare a un documentario sulla sua impresa per la Bbc; Wiles spiegò molto semplicemente “di non poter dedicarsi ad altro che al proprio lavoro, allora in una fase critica, e che forse in seguito, quando le difficoltà del momento sarebbero state superate, avrebbe gradito partecipare al documentario”, dal momento che era stato trovato un errore nella dimostrazione da lui annunciata.

Jonn Lynch trascorse varie settimane a conversare con molti matematici, che lo aiutarono a capire quel poco che gli era possibile dei concetti, implicati in tale dimostrazione. Si rese conto ben presto che si trattava di un tema che forse solo cinque o sei persone al mondo potevano comprendere pienamente, ma anche se le nozioni matematiche coinvolte nella dimostrazione di Wiles sono tra le più difficili al mondo, la bellezza dell’Ultimo Teorema di Fermat risiede nell’estrema semplicità del problema stesso. Per qualche tempo nella sua inchiesta cercò una ragione per la quale tale teorema dovesse interessare qualcuno che non fosse un matematico e perché fosse importante preparare un programma su di esso, tanto più che nel caso della teoria dei numeri le applicazioni pratiche riguardano soprattutto la crittografia, la progettazione di dispositivi acustici e le comunicazioni dalle astronavi, non adatte ad attirare un grosso pubblico.

Ad attrarre l’interesse di John Lynch furono i matematici stessi; in tutte le sue discussioni con loro, si accorse che essi rispondevano, utilizzando enunciati precisi e dettagliati.

Quando venne chiesto il motivo di ciò, Peter Sarnak, amico di Andrew, spiegò che i matematici odiavano fare affermazioni false; anch’essi fanno, sì, ricorso all’ispirazione e all’intuizione, ma i loro enunciati formali devono possedere un rigore assoluto. “Nel cuore della matematica sta la dimostrazione ed è il procedimento per arrivare ad essa che distingue la matematica dalle altre scienze.”

Con Andrew Wiles era stata raggiunta un’intesa: se lui fosse riuscito a emendare la dimostrazione, allora avrebbe contattato John Lynck per dedicarsi al documentario.

Un anno dopo, Wiles trovò il tempo per impegnarsi nel filmato; Simon Singh collaborò nella realizzazione del documentario, apprendendo dalla viva voce del protagonista la storia completa di sette anni di studio isolato e dell’anno difficile che seguì.

Il documentario fu trasmesso dalla Bbc con il titolo Horizon: Fermat’s Last Theorem

Simon Singh ha sviluppato nel libro le idee scaturite da tale intima conversazione con Andrew Wiles e le ha arricchite con la storia del teorema di Fermat, non trascurando quegli aspetti della matematica che vi sono collegati.

Come sottolinea l’autore stesso nella Prefazione,  “il capitolo 1 narra la storia di Pitagora e descrive come il teorema di Pitagora sia il diretto progenitore dell’Ultimo Teorema di Fermat. In esso si discutono anche alcuni concetti fondamentali della matematica, che ritorneranno nel corso del libro. Nel capitolo 2 si segue la vicenda dall’antica Grecia fino alla Francia del diciassettesimo secolo, quando Pierre de Fermat escogitò il più profondo enigma della storia della matematica.[…] Nei capitoli 3 e 4 si descrivono alcuni tentativi di dimostrare l’Ultimo Teorema di Fermat durante il diciottesimo, il diciannovesimo e i primi decenni del ventesimo secolo. Anche se questi sforzi fallirono, diedero origine a un arsenale stupefacente di tecniche e di strumenti matematici, alcuni dei quali sono stati parte integrante degli ultimissimi tentativi di dimostrazione. […]

I rimanenti capitoli tracciano la cronaca degli eventi significativi degli ultimi quarant’anni, che hanno rivoluzionato lo studio dell’Ultimo Teorema di Fermat. In particolare i capitoli 6 e 7 si concentrano sul lavoro di Andrew Wikes. […]”