Ultimo aggiornamento: 12/12/2004

 

Direttore: Carlo Sbordone, "BOLLETTINO DELLA UNIONE MATEMATICA ITALIANA - Sezione A - LA MATEMATICA NELLA SOCIETA' E NELLA CULTURA", Serie VIII, Vol. VII-A, aprile 2004, Zanichelli editore S.p.A.(pp.190)

Questo volume di 190 pagine, già presentato precedentemente nell'area Segnalazioni, comprende i seguenti articoli, di ognuno dei quali non manca un sommario:

1) "Simulazione numerica per la Coppa America di vela" di Nicola Parolini e Alfio Quarteroni

Partendo dall'esperienza dell'École Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL) quale consulente scientifico ufficiale del Team Svizzero Alinghi, che ha vinto la trentunesima edizione della Coppa America  di vela, svoltasi da ottobre 2002 a marzo 2003 a Auckland, in Nuova Zelanda, viene discusso il ruolo dei modelli matematici e, in particolare, delle simulazioni numeriche basate sulla soluzione approssimata delle equazioni di Navier-Stokes e la loro integrazione nel ciclo di progetto, per selezionare nuove configurazioni di barca con prestazioni ottimali. Vengono presentati risultati numerici in aree differenti (progetto di appendici, flussi a superficie libera, aerodinamica delle vele).

2) "Una classificazione delle pavimentazioni geometriche realizzate dai Cosmati" di Judith Flagg Moran e Kim Williams (La traduzione è di Claudia Benedetti)

Benché la decorazione geometrica sia diffusa in tutte le culture e in tutti i tempi, i Cosmati, un gruppo di artisti romani, appartenenti a quattro famiglie di artigiani del tardo Medioevo italiano, riuscirono a dar vita a uno stile decorativo unico nel suo genere. "Utilizzando una tavolozza di appena quattro tinte composta da tessere rosse, verdi, bianche, gialle e combinandole in una varietà molteplice di forme, quali quadrati, cerchi, rombi, esagoni e ottagoni, i Cosmati decorarono pavimenti, altari e facciate di più di cento chiese. Pochi tentativi sono stati finora compiuti per catalogare i singoli motivi decorativi dei Cosmati, ma un tale catalogo sarebbe di grande valore per gli storici dell'arte e dell'architettura così come per coloro che sono impegnati a studiare altri generi di decorazione geometrica, ad esempio dell'arte Islamica o dell'arte Nativa Americana. Prima di realizzare il catalogo stesso, è necessario elaborare dei criteri per identificare e classificare i motivi. Tali criteri devono poter individuare categorie che siano mutuamente esclusive, esaustive, descrivibili in termini il più possibile oggettivi, utilizzabili anche da non specialisti e identificate da una nomenclatura chiara e comprensibile. Sulla base delle conoscenze sviluppate in lunghi anni dedicati allo studio di uno specifico gruppo di motivi decorativi dei Cosmati, le Autrici hanno messo a punto un sistema efficace, qui descritto, che coniuga insieme le molteplici esigenze d'identificazione e classificazione dei motivi, in modo da dare forma compiuta al catalogo. La classificazione è strutturata su una successione di schemi ad albero, in connessione con la struttura geometrica del motivo e utilizza una sequenza di domande al fine di collocare il motivo nel suo giusto posto. Tale classificazione e il conseguente catalogo consentiranno di proseguire nella seconda parte del progetto di ricerca. Essa consiste nella comprensione della «sintassi» di forme dei Cosmati, cioè l'insieme dei canoni estetici nel rispetto dei quali le forme geometriche erano combinate per realizzare i motivi decorativi, al fine di comprendere meglio come questi artigiani-artisti diedero forma a uno stile originale e unico."

3) "Calcolo delle variazioni e teoria delle strutture" di Piero Villaggio

"La ricerca della forma di un corpo solido sufficientemente resistente ai carichi che deve trasmettere, ma, nello stesso tempo, il più possibile leggero, è un problema che ha impegnato gli artigiani di tutte le più antiche società civili. Molte di queste soluzioni empiriche si possono ora giustificare mediante il Calcolo delle Variazioni.[...]"

4) "Mostre di matematica: divulgazione e rinnovamento didattico" di M. Dedò

Questo articolo nasce dall'osservazione, in corso ormai da tre anni, delle reazioni del pubblico alla mostra Simmetria, giochi di specchi, nel suo allestimento di Milano, per analizzare l'atteggiamento e il metodo di lavoro più proficui ai fini dell'apprendimento, non soltanto nell'ambito della mostra, ma anche e soprattutto in un contesto scolastico. Nell'arco dei tre anni di apertura, tale mostra è stata visitata da circa 20.000 persone; in particolare, da più di 600 classi scolastiche, abbastanza equamente ripartite tra classi di scuola primaria, di scuola media e di scuola superiore. L'obiettivo prioritario della mostra era, ed è, diretto alla divulgazione della matematica e la sua «filosofia» sottostante è che ogni apprendimento debba essere un apprendimento attivo. E' stato rilevato dalle reazioni alla mostra da parte delle diverse categorie di pubblico che tutti i visitatori passano immancabilmente attraverso i seguenti quattro stadi successivi:

a) una prima reazione improntata essenzialmente alla meraviglia;

b) uno stadio in cui il visitatore vuole provare direttamente a "fare" delle cose, evitando di limitarsi a osservare cose fatte da altri;

c) uno stadio di ricerca di consapevolezza critica, in cui la persona si pone delle domande, si chiede il «perché?» di certi fenomeni che ha osservato;

d) infine, lo stadio in cui si cerca una risposta a queste domande. 

La suddetta ripartizione in stadi, osservata in tale contesto, trova riscontro nelle moderne teorie pedagogiche che sottolineano la distinzione tra una fase legata al sorgere delle motivazioni e una fase legata al «fare attivo», che produce conoscenze "locali o episodiche", per giungere infine a una progressiva ricerca di sistematicità nell'acquisizione della conoscenza.

5) "Calcolo geometrico e numeri ipercomplessi: origini e primi sviluppi ottocenteschi" di Paolo Freguglia

Tale contributo vuole essere il primo che l'autore vuole dedicare "all'analisi storica delle principali tematiche che nell'Ottocento e nel primo Novecento hanno dato origine e sviluppi al calcolo geometrico, all'algebra lineare e ai numeri ipercomplessi. Le nozioni basilari del calcolo geometrico nascono all'interno degli studi di geometria di posizione (L. Carnot, 1803), di calcolo baricentico (A. F. Möbius, 1827) e di quelli relativi alla rappresentazione geometrica dei numeri complessi (J. R. Argand, 1806, ecc.). Si giunge quindi entro la prima metà dell'Ottocento a stabilire tre fondamentali sistemi: il calcolo delle equipollenze (G. Bellavitis, 1832), l'Ausdehnungslehre (H. G. Grassmann, 1844) e il calcolo dei quaternioni (W. R. Hamilton, 1844). Questo articolo è dedicato in particolare ai risultati di Bellavitis e di Hamilton."

6) "La ricerca matematica in Africa subsahariana: una necessità per lo sviluppo" di Claude Lobry (Traduzione di Monica Idà)

Poiché le politiche di accordo internazionali richiedono sempre più competenze specifiche in matematica, è necessario che ogni Paese organizzi un proprio patrimonio di competenze matematiche. "L'articolo descrive lo stato attuale della ricerca in matematica in alcune zone dell'Africa (soprattutto occidentale e centrale) e l'azione di alcuni organismi internazionali che operano in questo continente."

7) "Combinatoria e Topologia. Teorema di Quillen e funzioni di Moebius" di A. Brini

"Si introduce la nozione combinatoria di connessione di Galois tra insiemi parzialmente ordinati e se ne descrivono i principali risultati di caratterizzazione; questi risultati aprono la strada alla comprensione del profondo legame che sussiste tra la nozione connessione di Galois e il Criterio di Omotopia di Quillen. Si introduce quindi la nozione di funzione di Möbius di un reticolo finito L e se ne discute brevemente, anche tramite un esempio significativo, la cruciale importanza nell'ambito della Combinatoria Enumerativa e della Probabilità Discreta. Dopo aver riconosciuto che i valori della funzioni di Möbius possono essere interpretati come "Caratteristiche di Eulero" di opportuni complessi, a titolo di esempio e di applicazione di metodi topologici alla combinatoria degli insiemi parzialmente ordinati, si presentano e si dimostrano le versioni topologiche di due classici Teoremi: il "Teorema del Cross-Cut" e il "Teorema di annullamento per reticoli non fortemente complementati".

A proposito dell'articolo "Mostre di matematica: divulgazione e rinnovamento didattico" di M. Dedò, segnalo la seguente pagina web:

http://specchi.mat.unimi.it/users/specchi/cose.html

dedicata a "Simmetria, giochi di specchi", la mostra dove il visitatore è condotto "a fare esperienza di matematica in un ambiente stimolante e amichevole".

Ringrazio Angelo Sciandra, che racconta un episodio di vita scolastica: «La mattina del 10/12/2004 abbiamo seguito una bellissima lezione-gioco alla biblioteca dell'Istituto di Matematica dell'Università.
Il tema era:
"Rifessioni e riflessioni"
Un percorso molto accattivante, geniale e coinvolgente, un'ottima mostra esplicativa, straordinari giochi didattici da tavolo importati appositamente dagli Stati Uniti, puzzle plastici e giganto-diapositive di Escher a colori!!
Musica per le nostre orecchie, ragazzi affascinati nei giochi di simmetria con le scatole a specchi, le composizioni a tessere plastiche ad incastro, funamboliche costruzioni di poliedri.
Magia dei numeri e della sezione aurea.
Mando il link che non può essere sottaciuto:

http://www.poliedri.it »