Ultimo aggiornamento: 25/03/2007

 
     

Heinz R. Pagels, “UNIVERSO SIMMETRICO – La ricerca dell’inizio del tempo“, Traduzione di Tullio Cannillo, Bollati Boringhieri editore, Prima edizione luglio 1988
Nella prefazione si legge: “[…] Questo libro è suddiviso in quattro parti. La prima, intitolata «Il giardino di Herschel», fornisce al lettore un quadro generale dell’universo dinamico scoperto dagli astronomi: vi si tratta di stelle, di nane bianche, di stelle di neutroni, di buchi neri, di gas e polveri interstellari, di quasar, di galassie, nonché della distribuzione di queste ultime nello spazio sotto forma di ammassi e superammassi di galassie, e del cosmo come un tutto. Grazie a questa prima parte del libro, il lettore dovrebbe essere in grado di farsi un’idea non solo delle dimensioni dell’universo e dello stato attuale delle nostre conoscenze circa gli oggetti che lo popolano, ma anche degli enigmi che stanno di fronte all’astronomia moderna, come quelli della nascita delle stelle e dell’evoluzione delle galassie. [...]
Le due parti successive rappresentano un’esplorazione concettuale dell’universo nel tempo.
La seconda parte, “L’universo primordiale”, descrive il quadro straordinario dell’universo nei suoi primi secondi e minuti di vita secondo la teoria dell’hot big bang ( grande scoppio caldissimo), teoria che è stata desunta applicando le leggi della fisica delle particelle quantistiche all’universo nel suo insieme."
Senza ricorrere ad apparati matematici complessi, nell'ottica di fornire un testo divulgativo, viene tratteggiato il quadro teorico nel quale sono concepite le particelle quantistiche (noto come «teoria quantistica relativistica dei campi») e viene illustrato il modo in cui tale teoria è applicata allo studio dell’universo primordiale. Quando l’universo aveva pochi secondi di vita, era costituito di un gas di particelle quantistiche uniforme e piuttosto semplice, le cui proprietà sono note: per questo è possibile comprendere tale stato meglio che non quelli precedenti e successivi. Si può dire anzi che esso oggi è, per esempio, compreso meglio rispetto alla comprensione che si ha del meccanismo del tempo atmosferico. Ma, come afferma l'autore, è proprio il successo della teoria dell’hot big bang a dare ai fisici la fiducia e la sicurezza per spingersi ancora oltre, a esplorare concettualmente l’universo del primo nanosecondo, fino alla sua stessa origine.
La terza parte del libro è intitolata «Audaci congetture» e qui l'autore abbandona il sicuro territorio esplorato dalle osservazioni astronomiche e dagli esperimenti di laboratorio alle alte energie, per avventurarsi in congetture sulla natura di quell’universo del primo nanosecondo. Si discute anche sul "tema dell’universo inflativo, un’ipotetica fase della storia dell’universo precedente il big bang, che potrebbe rendere ragione di alcune caratteristiche dell’universo attuale che lasciano perplessi, come la sua uniformità e la sua età, e potrebbe anche fornire una spiegazione dell’origine delle galassie.
L’ultimo capitolo di questa terza parte, di carattere marcatamente congetturale, descrive alcuni recenti modelli matematici dell’origine vera e propria dell’universo, cioè di come la struttura dello spazio, del tempo e della materia possa essersi originata dal nulla assoluto. Che cosa potrebbe avere una simmetria più perfetta del nulla assoluto? Per la prima volta nella storia, gli scienziati hanno costruito modelli matematici che rendono conto della stessa creazione dell’universo a partire dal nulla."
C’è poi una breve quarta parte, intitolata «Riflessioni», che esprime le opinioni e propensioni dell'autore il quale precisa che, comunque, anche le altre parti del libro contengono molte opinioni o pregiudizi intellettuali che egli nutre come fisico teorico. In questa quarta parte è presente un capitolo in cui viene sviluppata "la metafora dell’universo come calcolatore cosmico, di cui le particelle quantistiche costituiscono l’hardware e le leggi della fisica il software, mentre l’evoluzione dell’universo rappresenta l’esecuzione del programma.
Nell’ultimo capitolo, intitolato «Scienza in prima persona», vengono passate in rassegna le opinioni di alcuni personaggi sul significato di questo nostro universo così stranamente coerente".