Ultimo aggiornamento: 27/06/2004

 
     

Gabriele Lolli, "LA CRISALIDE E LA FARFALLA - Donne e matematica", Bollati Boringhieri, 2000

E' significativo quanto si legge sia sul retro del libro sia a pagina 11:  <<Si attribuisce a Hermann Weyl l'agghiacciante battuta che ci sarebbero state "solo due donne matematiche nella storia, Sof'ja Kovaleskaja ed Emmy Noether: la prima non era una matematica, la seconda non era una donna.">>

 L'autore ci presenta le principali figure femminili matematiche, dall'Antichità al Novecento e ci fa comprendere come la donna possa passare dallo stato di crisalide a quello di farfalla, che può volare liberamente, purché sappia dedicarsi alla matematica con la stessa passione e con lo stesso spirito di avventura dei colleghi maschi. Come viene precisato nella "Presentazione", questo saggio rappresenta una riflessione su quanto si è perduto, escludendo dalla matematica l'altra "metà del cielo". Sono d'accordo con Gabriele Lolli, che vuole rivolgersi non soltanto a noi insegnanti, ma anche ai genitori, in quanto abbiamo la responsabilità educativa di non "perpetuare una ridicola discriminazione, dannosa per la scienza e per la dignità umana"; vanno evitati quei pregiudizi e quegli stereotipi (che, come sostengo io, sono la sedimentazione del particolarismo maschilista), in modo da non sottrarre "alle future generazioni di donne l'opportunità di una carriera affascinante, di una grande avventura intellettuale e di una realizzazione di sé piena e gratificante".