Ultimo aggiornamento: 26/11/2012

 
   

Giovanni Filocamo, "MAI PIÙ PAURA DELLA FISICA Come fare pace con entropia e piani inclinati", Prefazione di Luciano Maiani, Illustrazioni: Valentina Mai, Kowalski Editore 2011 (Pagine 204)
www.giovannifilocamo.com
Nella Prefazione, Luciano Maiani sottolinea come sia necessaria la matematica - espressione alta dell’attività razionale - per avere lo strumento adeguato a descrivere i fenomeni naturali, quindi l'obiettivo di questo delizioso libretto di Giovanni Filocamo è duplice: esorcizzare non soltanto la "paura della fisica", ma anche la paura della matematica, quella che fa affermare a molte persone (quasi con un orgoglio per me incomprensibile): "Io, di matematica, non ho mai capito niente".
Va, poi, sottolineata anche la complessità dei fenomeni fisici, complessità che rende difficile la materia che analizza tali fenomeni...
L'autore riesce, però, fin dall'Introduzione, a coinvolgere chi legge, perché invita a esplorare la fisica come se si trattasse di esplorare un interessante castello misterioso. È possibile far calare il ponte levatoio quando si accetta di indagare la Natura, basandoci non soltanto sulle nostre ipotesi riguardo al suo funzionamento, ma anche su prove e riprove sperimentali. Si parte dalle stanze ampie e facilmente accessibili, fino a giungere alle stanze più piccole e nascoste e non si può certo escludere di poter scoprire qualche passaggio segreto. Proseguendo in tale esplorazione, si può accedere ad altre stanze del castello e si ha la consapevolezza del percorso compiuto.
Nel racconto dell'esplorazione di tale castello, Giovanni Filocamo sceglie di procedere in modo da poter essere utile anche a chi sta studiando la fisica e parte da un fenomeno quotidianamente "sotto il nostro naso" e ne estrae i principi che stanno dietro anche ad altri fenomeni e riesce a farci riflettere sui principi della fisica, introducendo poche formule essenziali, dimostrandosi un divulgatore davvero in grado di offrire, negli undici capitoli del libro, una lettura scorrevole, divertente e ricca di contenuti, presentati in modo davvero avvolgente.
In ogni capitolo non mancano spazi specifici per informare su determinate curiosità scientifiche, per appassionare il lettore su esperimenti da compiere in cucina e per rispondere a determinati quesiti fra cui mi limito a citare soltanto i seguenti: "Come faccio a capire se un uovo è sodo o crudo senza romperlo?", "È vero, o no, che se i ghiacci ai poli si sciogliessero saremmo tutti inondati?", "Se muovendo un fluido lo riscaldo, perché quando giro il minestrone lo raffreddo?", "Perché il parabrezza dell'auto si appanna e come faccio a pulirlo?", "Qual è la differenza tra corrente e tensione?"...
Sorrido ancora pensando al quinto capitolo in cui si viene introdotti, in modo esilarante, nella tribologia (disciplina che studia, tra l'altro, i processi di attrito), nella nanotribologia (che rappresenta un ramo della tribologia e che studia i fenomeni di attrito su scala nanometrica; il nanometro è un'unità di misura di lunghezza corrispondente a un milionesimo di millimetro) e nella "fisica del biliardo"...
Di spiegazione in spiegazione si giunge a visitare una buona parte del castello della fisica, ma, per arrivare fino ai soffitti lontani e a distinguere i più reconditi particolari, occorre un altro viaggio e Giovanni Filocamo fa una promessa: scriverà un "secondo capitolo della fisica", dove, inforcando gli occhiali, ci guiderà a scoprire altre parti del castello, parti invisibili ai nostri sensi e al nostro senso comune. Personalmente rimango già in attesa di partire con l'autore per il secondo viaggio, che già mi appare allettante.

Alcune note sull'autore (dal risvolto della quarta di copertina)
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Giovanni Filocamo (Genova, 1978) è laureato in fisica ed è tecnologo presso il CNR. Dal 2002 si occupa di divulgazione e comunicazione della scienza in qualità di animatore, formatore e progettista di eventi culturali. È ospite dei più importanti festival italiani (Festival della Matematica di Roma, della Letteratura di Mantova, della Mente di Sarzana) e fa parte dello staff del Festival della Scienza di Genova.
Dal 2005 è il project manager di "MateFitness, la palestra della matematica" un progetto di divulgazione e diffusione della matematica organizzato dal CNR-PSC (Promozione e Sviluppo Collaborazioni).
Nel 2010 è stato scelto tra i duecento migliori talenti italiani under 35 per le sue doti di comunicatore.[...]"