Bruno Ernst, “LO SPECCHIO MAGICO DI M. C.
ESCHER", Taschen, 1996
Giovanna Maria Melis, che ringrazio,
segnala questo libro, scrivendo: «Escher
era "ossessionato" dalla divisione regolare del piano,
conosciuta anche attraverso studi sugli ornamenti moreschi dell'Alhambra.
In una lettera al nipote, nel 1944, Escher scrive: "[…]
Il mio lavoro č strettamente connesso alla divisione regolare del piano.
Tutte le immagini degli ultimi anni derivano da questo, dal principio
delle figure congruenti che, senza lasciare alcuno spazio aperto, riempiono
il piano all'infinito o in modo illimitato."
Questa
ricerca porta Escher verso strade inesplorate e stimolanti, che chiamano
in causa regole e principi matematici, come ebbe modo di affermare Bruno
Ernst, sottolineando che Escher ha realizzato "costruzioni intellettuali
che possono essere espresse e descritte solo in modo matematico".
Ma,
come costruiva Escher le sue figure? Quali studi furono necessari per
arrivare alla composizione finale? Tali e molti altri quesiti trovano
risposta in questo libro, che offre 250 illustrazioni e spiegazioni di
problemi matematici.»
AGGIORNAMENTO
(25/12/2004) - Ringrazio
Angelo Sciandra che ha inviato una
bellissima tassellazione del piano, eseguita dall'alunna
Denise (scuola secondaria di primo grado, classe 3a
C) e velocemente illuminata "a festa", con colori
cangianti, dall'esperto Giorgio
Pietrocola.
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