Riccardo Bersani, Ennio Peres "MATEMATICA CORSO DI
SOPRAVVIVENZA", Ed. TEA - Milano 2002.
Ringrazio Nicola
Santoro, che ha segnalato tale libro, scrivendo
quanto segue: <<Chiunque pensi che la Matematica sia una disciplina
per "iniziati" dovrà seriamente ricredersi dopo aver letto i 14
capitoli del volume scritto a quattro mani dal "giocologo" Ennio PERES
(che non ha bisogno di presentazioni) e da Riccardo BERSANI (docente di
Informatica e studioso di Logica). Scritto con uno stile divulgativo
semplice ma rigoroso, il libro conduce per mano il lettore ad affrontare, in
chiave matematica, svariati problemi tratti dalla vita di tutti i giorni, con un
approccio diverso dal solito e persino più intelligente. Si parla, infatti, di
bilancio familiare,
di spesa al supermercato, di gestione condominiale, di viaggi, di amicizie e
rapporti sociali, di lotterie, e addirittura di giochi di prestigio! La
Matematica, quindi, come efficace strumento per risolvere le questioni della
vita reale, e non già, come sovente è ricordata nell'immaginario collettivo,
come un complesso insieme di formule astratte, difficili da memorizzare ed
applicare!
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AGGIORNAMENTO (11/02/2009)
Grazie alla
segnalazione di Nicola Santoro ho letto anch'io questo libro.
Nell’Introduzione gli autori precisano che l’Italia si è accorta
di essere un Paese con un alto numero di “analfabeti matematici”; per la
patria di Leonardo, di Galileo, di Fibonacci e di Tartaglia ciò è
davvero mortificante.
Questa situazione tragica si è prodotta soprattutto perché nel nostro
Paese è sempre stato privilegiato l’insegnamento di tipo umanistico
rispetto a quello scientifico. Qual è il modo migliore per sanare questa
situazione? Perché la matematica è comunemente considerata una materia
difficile? Va sottolineato che la matematica non si presta per sua
stessa natura a essere divulgata in maniera facilitata; per comprenderla
veramente, assimilandone lo spirito, occorre sforzare la mente.
Si narra che il re Tolomeo I di Egitto chiese a Euclide di escogitare
una via più breve per esporre i concetti presenti negli Elementi di
geometria. La risposta del grande matematico greco fu la seguente:
“In matematica non esistono vie regie”.
Ciò non implica che la matematica possa essere capita soltanto da chi ha
una particolare predisposizione; infatti è stato dimostrato, da recenti
studi neurobiologici che non esiste il cosiddetto “bernoccolo per la
matematica”. Le competenze che si acquisiscono in questa disciplina sono
frutto di applicazione ed esercizio costanti.
Nonostante le regole algebriche di base non siano più complesse rispetto
alle norme della grammatica italiana, le persone hanno mediamente una
maggiore confidenza con la propria lingua che con la risoluzione di
semplicissime equazioni; ciò accade perché le occasioni di parlare,
ascoltare, scrivere e leggere sono decisamente più frequenti delle
opportunità di risolvere problemi matematici.
Per poter far acquisire maggiore confidenza con la matematica, gli
autori cercano di individuare, nella nostra quotidianità abitudinaria,
un maggior numero di applicazioni matematiche, collegando correttamente
i concetti matematici con gli aspetti reali che si vogliono analizzare.
Questo volume prende in considerazione alcuni aspetti della vita
quotidiana di una persona media, analizzando razionalmente i problemi,
evidenziando come in determinate situazioni un approccio di tipo
matematico possa rivelarsi particolarmente efficace per operare la
scelta migliore.
Il libro si rivolge “a un lettore probabilmente affetto da una forma,
più o meno acuta, di «analfabetismo matematico da rigetto» (malattia
diffusissima tra coloro che hanno avuto con la matematica contatti
forzati e generalmente poco gratificanti, solo a livello scolastico).
Contrariamente a quanto egli stesso crede, questo lettore possiede
alcune cognizioni matematiche (magari confuse e imprecise, ma
sostanzialmente corrette) che gli permettono di affrontare con
accettabile efficacia le situazioni in cui più frequentemente si
imbatte, senza però riuscire a distinguere i principi generali da cui
inconsapevolmente si fa guidare. Possiede cioè quelli che in linguaggio
tecnico vengono chiamati «schemi operazionali concreti».”
Per esempio, questo possibile lettore sa benissimo che se al ristorante
ordina prima mezzo litro e poi un quartino di un vino che costa 4 euro
il litro, dovrà pagare in totale 3 euro. Se, però, gli venisse chiesto
di calcolare l’espressione: 4 * (1/2 + 1/4), egli si sentirebbe
probabilmente a disagio e affermerebbe di non essere portato per la
matematica.
Scrivendo questo libro gli autori si sono posti l’obiettivo “di aiutare
il lettore a scoprire le relazioni che sono alla base dei suoi schemi
operazionali concreti, per consentirgli di applicare gli stessi schemi
ad altre situazioni, che possono sembrare assai diverse, ma dal punto di
vista matematico sono analoghe”, in modo che riesca a individuare
l’essenza del ragionamento risolutivo, costruendosi anche autonomamente
lo “strumento matematico” più conveniente.
L’Introduzione si conclude precisando che questo libro può essere
considerato “come quei manuali di accordi per chitarra che offrono la
possibilità di accompagnare un gran numero di canzoni senza addentrarsi
in uno studio musicale vero e proprio.” Ma come il piacere di saper
strimpellare la chitarra può far nascere la voglia di conoscere meglio
la musica, gli autori si augurano che la lettura di tale volume possa
incuriosire qualche lettore, suscitando il desiderio di approfondire
temi matematici più elevati. |