Ultimo aggiornamento: 29/12/2004

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis
Per la segnalazione di tale libro ringrazio Ivana Niccolai, che commenta:
Domenico Parisi, "scuola@ .it - come il computer cambierà il modo di studiare dei nostri figli", Mondadori, I edizione settembre 2000.
L'autore sottolinea come tutti i problemi della scuola siano difficili da risolvere, essendo problemi fondamentali, in quanto richiedono mutamenti radicali nei fondamenti stessi di tale istituzione. Le modifiche necessarie per risolverli riguardano non soltanto la scuola, ma anche la società e la cultura fuori dalla scuola. La società sta oggi cambiando molto velocemente,
ma tale trasformazione sembra sfuggire allo sforzo di governarla e le difficoltà da superare non sono neanche riconosciute e viste con chiarezza, per cui, se un problema non viene percepito come tale, non è possibile lavorare per risolverlo.
Lo scopo del libro è quello di cercare di riconoscere, analizzare e capire la natura dei veri problemi della scuola, perché ciò rappresenta il primo passo per risolverli.
La scuola ha essenzialmente due compiti: trasmettere il sapere alle nuove generazioni e attrezzare i giovani a interagire consapevolmente con la società in cui si troveranno a lavorare da adulti. Poiché attualmente il ritmo del cambiamento continua ad accelerare, la scuola deve essere pronta a dominare il cambiamento, riesaminando alla radice sia i suoi obiettivi, sia le modalità di perseguirli, riconoscendo prioritariamente il significato intellettuale e culturale del computer nella storia e nella società del Novecento.
Se fino a oggi, nella scuola, il linguaggio verbale ha avuto un predominio assoluto come mezzo per capire e esprimere il proprio pensiero comunicandolo agli altri, il computer mette, ora, in discussione tale primato a favore della visualità; la scuola deve, dunque, esplorare direttamente la portata e le articolazioni di tale novità, per imparare a utilizzarla nel modo migliore, aprendo nuovi spazi per la mente e per la cultura.
Questo volume (di 240 pagine) cerca di indicare le soluzioni ai problemi «veri» della scuola, evidenziati nel primo capitolo; i capitoli IV e V sono dedicati alla storia ed è sottolineata l'importanza dell'uso delle simulazioni; nel sesto capitolo viene descritto uno scenario di trasformazione delle attuali biblioteche/mediateche pubbliche in «case delle tecnologie», dove tutti possano apprendere su qualsiasi argomento, con qualunque modalità e in «case delle simulazioni», in cui ognuno, grazie alle visualizzazioni e alle simulazioni, offerte dal computer, possa farsi un'idea dei tanti e complessi fenomeni economici, ecologici, organizzativi delle società attuali. Il IX capitolo trae le conclusioni, precisando ancora come la tecnologia e il computer possano produrre i cambiamenti adeguati a quelli presenti nella società in cui viviamo.
 

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