Ultimo aggiornamento: 02/07/2004

 
Sezione curata da Maria Giovanna Melis
Jean Piaget, “Le scienze dell’uomo”, Universale Laterza 1983
“Caratterizzare quella particolare specie di conoscenza che è comune alle diverse scienze dell’uomo, e comprenderle alla luce dello <<strutturalismo genetico>>. Sono gli obiettivi che Piaget persegue in quest’opera attraverso l’esame della posizione che le scienze umane occupano nel più generale sistema delle scienze”.
Dalla prefazione, scritta da Piaget:
“I tre capitoli di questo volumetto compongono un lavoro organico. […] L’organicità che fa di questi capitoli un tutto dipende dal fatto che ciascuno di essi costituisce un momento di un’unica riflessione essenzialmente epistemologica, le cui intenzioni sono, da una parte di caratterizzare quella particolare specie di conoscenza che è comune alle diverse scienze dell’uomo, e, d’altra parte, di comprendere queste ultime alla luce di una tendenza che crediamo generale o comunque destinata a divenire tale, e che definiremmo come <<strutturalismo genetico>>.
Cap. 1, “La situazione delle scienze dell’uomo nel sistema delle scienze”, pag. 11 e seg.
“[…]Conviene precisare ciò che noi intendiamo per scienze dell’uomo e quindi incominciare con un tentativo di classificazione”.
1. Classificazione delle discipline sociali e delle <<scienze umane>>
La distribuzione delle discipline nelle facoltà universitarie varia notevolmente da un paese all’altro e non basta a fornire un principio di classificazione. […] in realtà, non è possibile stabilire alcuna distinzione tra la natura di quelle che si definiscono spesso <<scienze sociali>> e quella delle <<scienze umane>>, dal momento che, com’è evidente, i fenomeni sociali dipendono da tutti i caratteri dell’uomo, ivi compresi i processi psicofisiologici e che reciprocamente le scienze umane sono insieme, per l’uno o l’altro dei loro aspetti, scienze sociali.
[…] Noi ci proponiamo di ridurre queste discipline a quattro grandi insiemi, restando inteso a priori che si tratta di una classificazione e che dunque, come sempre, essa comporta casi tipici ma anche, in numero più ristretto, casi intermedi che rappresentano il livello di transizione fra le situazioni esemplari.
A. Definiremo scienze <<nomotetiche>> le discipline che s’impegnano nella ricerca delle <<leggi>>, nel senso, a volte, di relazioni quantitative relativamente costanti ed esprimibili in forma di funzioni matematiche, ma nel senso, anche, di fatti generali o di relazioni ordinali, di analisi strutturali, ecc. traducibili per mezzo del linguaggio corrente o di un linguaggio più o meno formalizzato (logico, ecc.).
La psicologia scientifica, la sociologia, l’etnologia, la linguistica, la scienza economica e la demografia costituiscono, senza alcun dubbio possibile, esempi di discipline orientate alla ricerca di <<leggi>> […].
B. Intendiamo per ‘scienze storiche’ dell’uomo quelle discipline il cui oggetto è di ricostruire e di comprendere l’evoluzione di tutte le manifestazioni della vita sociale nel corso del tempo […] la storia abbraccia tutto ciò che interessa la vita collettiva considerata nell’autonomia dei suoi settori come nelle sue interdipendenze […].
C. Le scienze giuridiche occupano una posizione abbastanza differenziata, per il fatto che il diritto costituisce un sistema di norme e una norma si distingue per suo stesso principio dalle relazioni più o meno generali ricercate sotto il termine di <<leggi>> dalle scienze nomotetiche […].
D. Ultimo viene un gruppo particolarmente difficile da classificare, quello delle discipline filosofiche, in quanto fra gli autori che vi si dedicano regna un certo disaccordo relativamente alla portata, all’estensione e finanche all’unità delle branche che conviene riunire sotto questo termine.
La sola proposizione certa, poiché su di essa sembrano concordare indifferentemente tutte le scuole, è che obiettivo della filosofia è di elaborare una coordinazione generale dei valori umani, cioè una concezione del mondo che tiene conto non solo delle conoscenze acquisite e della critica di queste conoscenze, ma anche delle convenzioni e dei molteplici valori dell’uomo in tutte le sue attività. La filosofia va dunque al di là delle scienze positive e colloca quest’ultime in rapporto a un insieme di valutazioni e di significati che si estendono dalla prassi alle metafisiche propriamente dette”.
 

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